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giovedì 17 marzo 2011

Come pulisci il tuo tappeto o le tue superfici imbottite?

Il posto ideale per l'annidamento degli acari sono:
cuscini, materassi, tappeti e comunque tutte le superfici imbottite e che sono a contatto con l'uomo, anzi, che sono a contatto con scagliette di pelle (loro principale nutrimento) e umidità giusta (ambiente di vita ideale).

Non sarà la prima volta che senti dire che la condizione ideale per la loro crescita è avere un'umidità del 70% con temperatura di 20°-30°.
Se il tasso di umidità cresce però possono comparire muffe e batteri.

Ti sei mai chiesta "cosa fai" quando pulisci il tuo tappeto o materasso?
Prima di tutto vediamo COME lo fai :
1- Se hai un sistema di aspirazione tradizionale (a sacchetto), sicuramente quando aspiri la superficie, parte di ciò che hai raccolto (la particella più fine che non vedi), se ne ritorna nell'aria assieme a tutto ciò che ormai si è già ammuffito dentro al sacchetto ( per quanti filtri tu abbia).
Queste particelle sono talmente piccole che riescono a passare attraverso qualsiasi tipo di filtro, dove anche su quest' ultimo proliferano batteri.

Quindi se nei sacchetti e nei filtri si ferma la micropolvere, l'aria che dovrebbe passare non ce la fa più perché trova il passaggio bloccato diminuendo così la capacità di aspirazione....alla fine hai :

- poca aspirazione (meno di quella che pensi di usare data la potenza in watt)
- aria più sporca
- polvere che ti ritorna sopra i mobili
- devi ricominciare a spolverare ora e tra poco....

Piano piano la polvere farà parte di nuovo del tuo mobilio e non da meno dei polmoni dei tuoi figli.

Passiamo all'igienizzazione del tappeto.
2- Se hai un sistema che fa vapore ma non professionale dovrai prima aspirarlo bene, poi metterai un panno agganciato alla spazzola per pavimenti e passerai con questa erogando vapore.
Bene, te la cavi se il tappeto è piccolino altrimenti prima di riuscire a finirlo dovrai cambiare panno perché dopo poco risulterà bagnatissimo.
Panno cambiato o no anche il tuo tappeto avrà bisogno di aria e sole per potersi asciugare.

Ricorda che se rimane anche solo umido dentro casa si potrà formare in esso della muffa e sappiamo tutti ormai che non è per niente salutare

3- Se hai un sistema combinato vapore-aspirazione non professionale prima aspiri e poi direttamente o con panni dai vapore che potrai aspirare per tentare di asciugare.
Avrai un risultato comunque simile a quello sopra descritto perché la qualità d'aspirazione, anche se dovesse essere buona non basterebbe comunque ad asciugare la quantità di umidità in più presente nel tappeto grazie alla scarsa qualità del vapore
Diciamo che avendo questo sistema eviti di prendere prima l'aspirapolvere, riporlo, prendere il vaporetto, cambiare sempre panni. Unico vantaggio.

4- Se hai un sistema vapore aspirazione professionale tipo Gioel aspiri con risultato "sicuro".
In questo caso hai un' igienizzazione reale dato che è il calore (160°) che va a sconfiggere acari e batteri senza creare zone adatte alla loro formazione come l'umidità, senza rovinare la superficie poprio perchè non si usa vapore pieno d'acqua ma un vapore che sfrutta il calore e che dalla propria caldaia raccoglie la qualità di vapore più fine e adatta all'igienizzazione di tutte le superfici.

Cosa intendo per "sicuro": 

- niente dispersioni di polvere
- niente filtri che si intasano e trattengono la polvere
- vapore asciutto e tappeto asciutto 
- poco tempo utilizzato
- igienizzazione reale
- pulizia profonda

Spesso capita che solo per aver fatto un' azione che per noi equivale ad un azione di pulizia non è detto che la si abbia fatta davvero, anzi.
Cospargere polvere proprio con l' "attrezzo" che ci dovrebbe aiutare a sconfiggerla, o lasciare umida la parte trattata e prolifera per muffe e batteri non mi pare tanto un' azione di pulizia.......non oso immaginare chi fa questo in un materasso!

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