La ricchezza dei libri

Pillole

Allevato o pescato?
Anch'io come penso tante di voi sceglievo il pesce pescato piuttosto di quello allevato, mi sembrava più naturale, invece, leggo sulla rivista "Star Bene" che il pesce allevato come proprietà nutrienti è molto simile al pescato. Del pesce allevato si conosce tutto, origine, eventuali malattie e cure, il tipo di alimentazione, cose che invece del pescato si sa solo la provenienza e il momento della macellazione.

In più i controlli vengono fatti a campione sul pescato, a tutti sul'allevato e definiti quindi con più esattezza eventuali presenze di inquinanti.



Come l'aria anche l'acqua è vita

Chi più beve meglio sta, come se avessimo trovato la pozione magica per preservare la nostra giovinezza, bellezza, salute, meglio se l'acqua contiene la giusta dose di sali minerali in base alla nostra età e stile di vita.
Cos' facendo si possono prevenire e combattere vari disturbi come i dolori del ciclo, stitichezza, cattiva digestione...

La regola vale da anni: 2lt e 1/2 al giorno.
Se sei in gravidanza questa misura aumenta dato che devi bere anche per favorire il ricambio di liquido amniotico. Il fabbisogno di una donna passa da 800 a 1200 mg giornalieri.
Il bambino di fatto si trova in una sacca con 1lt e 1/2 di acqua.
Meglio bere in questo caso acqua ricca di calcio, ne ha bisogno per costruire il proprio scheletro.

Un'altra regola è che è meglio insegnare ai propri figli attraverso l'esempio, per la loro salute e crescita personale...e non vale solo per l'acqua.

Fonte  :  Star Bene



Cervello al sole

Tutti abbiamo visto almeno una volta dei ciclisti allenarsi, e magari li abbiamo visti mentre li sorpassavamo in macchina sulla sfalto rovente magari nelle ore più calde!
Ogni volta che mi succede un'episodio simile mi metto un'attimo al loro posto e mi sento già nervosa e disidratata, col cervello "disturbato".
Per me che mi metto mentalmente al loro posto è solo una sensazione, ma per loro in prima persona è proprio vero, il cervello gli si restringe, si asciuga!

Questa è una scoperta pubblicata sulla rivista Human Brain Mapping, appunto, se il cervello soffre la sete si restringe e diventa come quello di che ha il Morbo di Alzheimer almeno da un paio di mesi.
Concediamoci un sospiro di sollievo perché basta che si bevano un paio di bicchieri d'acqua e gli ritorna normale.


Fonte   :    Star Bene



La pelle del bebé

La pelle dei bambini é sicuramente più sensibile e delicata di quella di noi adulti ed anche con un coefficiente di assorbimento più elevato.
Il momento del bagnetto è un momento delicato ed altrettanto lo devono essere i detergenti che usiamo per la sua pelle.

Per evitare arrossamenti ed eruzioni cutanee è meglio prediligere detergenti e creme che abbiano una composizione semplice. Meglio che "odorino" poco ( sintomo che non contengono profumi, anche se è quasi inevitabile) . No ai coloranti, no ai conservanti (anche questo inevitabile. Senza nessun conservante si deteriorebbero subito), ma che ce ne siano il meno possibile, alcuni di essi liberano formaldeide.

No all'alcol, possibile irritante per le pelli sensibili. Più semplici sono nelle loro composizioni meno c'é la possibilità di eruzioni cutanee.
Infine meglio sempre abbondare col risciacquo. Buon bagnetto.



Mano nella mano


Come l'aria (cosa respiriamo) anche il cibo (come e cosa mangiamo) è il futuro della salute . Un'alimentazione corretta è la salvaguardia della salute futura dei nostri figli appunto.
Ma non basta solo dirlo, la coerenza vuole che dai pensieri e parole si passi alle azioni perchè possiamo indirizzare ad un giusto equilibrio ciò che è una delle cose che si ritengono più importanti.

Iniziare ad agire significa che per primo l'adulto DEVE dare ESEMPIO di cosa significa Alimentarsi, Nutrirsi, avere Cura dell'ambiente che ci circonda, non Sprecare, scegliere prodotti Naturali, privilegiare prodotti e beni nel Rispetto dei diritti umani, promuovere la Conoscenza tra bambini e ragazzi di diverse nazionalità, seguire un'Educazione basata sulla Comunicazione e la Non violenza.
In qualsiasi settore i nostri figli seguiranno quell'esempio che è cresciuto con loro attraverso l'insegnamento pratico dei loro genitori.




Semplici regole in cucina

La sicurezza alimentare comincia in cucina. E' diffusa l'idea che si corrano più pericoli di igiene alimentare in bar, ristoranti, mense ecc. A quanto pare non è cosi visto che in Italia nell'anno 2000 sono state registrate tossinfezioni pari al 67% solo in ambiente domestico.


Le tossinfezioni si hanno quando batteri e germi si moltiplicano prima di essere ingeriti.
Le tossinfezioni avvengono pulendo il piano di lavoro della cucina con spugne non perfettamente pulite o tagliando le verdure che vanno mangiate crude, dove poco prima abbiamo appoggiato per un attimo il guscio d'uovo, oppure dimenticandoci fuori dal frigo quel cibo già cotto magari tutta la notte. In quest'ultimo caso lasciamo tutto il tempo ai batteri di svilupparsi sufficientemente per rendere problematico il successivo consumo.


Quindi:


1- Lavarsi sempre le mani prima e dopo la preparazione dei cibi


2- Tenere igienizzato il frigorifero perchè proprio li possono albergare famiglie intere di muffe pronte a contaminare il cibo vicino.


3- Consumare il più presto possibile gli alimenti una volta aperti.


4- Anche per i cibi conservati in congelatore osservare la data di scadenza impressa sulle confezioni.


5- Nella dispensa meglio tenere ben separati, anzi in luoghi ben lontani tra loro alimenti e detergenti. Le sostanze chimiche anche se dentro la loro confezione possono contaminare gli alimenti.

 
 
 
  Dimagrire con gli edulcoranti?
 
 
Gli edulcoranti come saccarina ed aspartame fanno dimagrire?

Usati al posto dello zucchero dolcificano in effetti circa 200 volte in più e col privilegio di avere un apporto calorico finale quasi nullo.
Bene è sapere però che gli edulcoranti sono sconsigliati fino ai 3 anni di età, durante la gravidanza e l'allattamento possono essere usati con molta cautela anche dai bambini superiori ai 3 anni.

Di " Naturale " hanno ben poco, e anche se dalla legge risultano innocui hanno pur sempre delle limitazioni.
Meglio semmai associarli ad attività fisica costante diminuendo la quantità totale delle calorie modificando la propria dieta nell'insieme.


fonte : test salute di altroconsumo

 
 
 
  Aumento di fumatori giovani
 
 
Sebbene i danni dal fumo di tabacco siano ormai noti da tempo, cresce il numero dei giovani fumatori. Nel nostro paese sono il 25,4% della popolazione i fumatori, di cui 7,1 milioni uomini e 5,9 milioni donne. Il 57% di italiani è compreso tra i 15 e i 24 anni, ma la cosa preoccupante è che nel corso del 2009 il numero dei fumatori in Italia è aumentato di 2 milioni rispetto all'anno precedente.

Ricordo che il fumo di tabacco è la 1' causa di cancro ai polmoni, nonchè responsabile di danni cardiologici e porta ad un maggior rischio di sviluppo di neoplasie.

Numerose ricerche americane evidenziano che i non fumatori esposti al fumo passivo sono a rischio di asma bronchiale, pneumopatite e morte in culla.
Correlazione anche tra fumo passivo e la difficoltà ad avere un bambino per donne che in età infantile sono state esposte a fumo passivo da 2 genitori fumatori, anche se da grandi mantengono uno stile di vita sano. Infatti le tossine del fumo sono in grado di danneggiare in modo permanente gli organi della donna aumentando quindi la difficoltà oltre che ad avere un figlio anche di più aborti spontanei.

fonte: Humanitas salute

 
 

Aria migliore riducendo  la velocità  
 
Francia, Olanda e Spagna sono i Paesi europei che per salvaguardare l'ambiente e ridurre i livelli delle polveri sottili e dell'anidride carbonica hanno deciso di imporre sulle autostrade e strade di grande traffico dei nuovi limiti di velocità. Oltre a beneficiarne la qualità dell'aria si hanno dei benefici anche per la riduzione del rumore e la sicurezza stradale, inoltre, togliere il piede dall'acceleratore vuol dire anche utilizzare meno carburante.
Infatti, per un motore di media cilindrata, sarebbe bene attenersi ad una velocità compresa tra i 70 ed i 90 km orari.
A Barcellona, portando il limite di velocità da 120 a 80 si è verificato un calo di PM10 del 7%




2010...fumare ancora?

Che fumare faccia male si sa da tempo, si sa anche che fa male anche al portafoglio: un fumatore di media spenda circa 94 euro al mese, mentre l'Italia spende all'anno la bellezza di 6 miliardi di euro.


Cifra che rappresenta il 6,7% della spesa sanitaria totale. Dati che arrivano dal convegno "Fumo, salute e sanità" tenutosi a Trieste nel maggio 2009.
Si stima che se nessuno fumasse i tumori ai polmoni si trasfomerebbero in malattie rare, ma purtroppo questa visione si allontana dato che i fumatori, al contrario di questi ultimi 9 anni, aumentano.
Mi auguro che si arrivi al punto, come già succede in Inghilterra che chi fuma per strada venga additato, costringendo i fumatori a segregarsi in stanzette apposite per non inquinare l'aria pubblica.

fonte : test salute di altroconsumo




Ricaricarsi 
 
Dormire bene è la prima regola per ricaricare le pile, magari consumando prima un pasto leggero, con pochi grassi ma ricco di amidi. Si possono trovare in riso patate pasta grano.

Durante la notte il corpo rilascerà lentamente energia, aiutandoci a riposare e aumentando i livelli di serotonina, ormone che regola il sonno. Una buona dormita ci rigenera e permette al cervello di funzionare al meglio delle sue possibilità il giorno dopo.

Per iniziare la giornata con cervello e corpo efficienti ci si può aiutare con una sana colazione.
Banana frullata con un po' di latte, un cucchiaio di crusca, un cucchiaino di miele, ideale per grandi e piccini.
Durante il giorno se si evitano gli zuccheri ed i grassi prediligendo cereali integrali, frutta e verdura e bevendo molta acqua aiuteremo l'organismo ad avere una buona digestione ed allontanare fastidi come alitosi e stitichezza



Cuore salvo allattando
 
 
Ormai è certo che allattare fa bene al neonato non solo durante l'infanzia ma anche da grande, nell'età adulta.


Per la mamma, allattando, oltre a ridurre il rischio di tumore al seno si riducono i rischi di scompensi cardiaci, infarti e ictus.
Più si allatta e meno si ha il rischio di sviluppare queste patologie.


Questi dati emergono da uno studio fatto su 140.000 donne in post menopausa.
Tanto più allattavano meno era frequente che soffrissero dei disturbi menzionati, tra quelle che avevano allattato per più di un anno l'incidenza a disturbi come ictus o infarto era sensibilmente minore.


fonte : test salute di altroconsumo



Combattere lo stress a tavola


Tutti abbiamo conoscito e vissuto situazioni di stress.
Questo accade quando il corpo rilascia adrenalina grazie ad una serie di reazioni ormonali per affrontare una situazione conosciuta come "lotta o fuggi".

Lo stress a breve termine non è dannoso ma quando si superano tempi più lunghi il nostro oganismo non riesce a difendersi. Le conseguenze possono essere: pressione alta, disturbi cardiaci, insonnia, stanchezza, depressione, ansia, palpitazioni indebolimento del sistema immunitario e dolori muscolari.
Ecco che una sana alimentazione ci può aiutare molto in quanto lo stress cronico priva il nostro organismo di sostanze nutritive tra cui le vitamine B, C, zinco e magnesio.

Basterebbe integrare queste sostanze, invece spesso i sintomi dello stress sono amplificati poprio da una cattiva alimentazione in quanto i soggetti che ne soffrono tendono a mangiare peggio, con cibi già pronti o poco sani o a saltare i pasti.


I cibi da evitare sono sicuramente l'alcol, elevati dosi di caffeina, merendine e caramelle, cibi poco sani che non contengono sostanze nutritive benefiche.
I cibi giusti? Frutta, verdura fresca, prodotti integrali, pesce carne magra e poca, frutta secca. Cominciare sempre con una buona e ricca colazione, non saltare i pasti, anzi mangiare poco e spesso.





Dieta mediterranea allunga la vita

Un recente articolo da " test salute " di Altroconsumo mette in evidenza il fatto che tempo è accertato che la dieta mediterranea faccia bene alla salute, MA ADDIRITTURA sembra che chi la metta in pratica abbia la possibilità di allungarsi la vita.

Hanno cercato di capirlo un gruppo di studiosi che hanno seguito ben 23.349 tra donne e uomini sani per otto anni. In questo insieme sono stati identificati coloro che seguivano una dieta mediterranea come quella e quelli che avevano altre abitudini alimentari.


Grazie a queste 2 distinzioni si è potuto confermare che la dieta mediterranea è legata ad una mortalità inferiore e che i fattori che incidono di più sono: poco consumo di alcol, di carne, molto consumo di verdura frutta, frutta secca, legumi ed olio d'oliva.